“Recondita armonia. Educare alla musica per educare alla vita” di Riccardo Muti, Rizzoli (dettaglio di copertina)
La Recensione

“Recondita armonia. Educare alla musica per educare alla vita”

Il valore sociale dell’arte dei suoni

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Di: Luisa Sclocchis 

Riccardo Muti torna a parlare di musica attraverso un testo di sua firma. Citando la celeberrima romanza di Tosca, ennesimo omaggio a Puccini nell’anno che ne ha celebrato il centenario della morte, propone il suo modo di interpretare l’arte dei suoni. E, spaziando tra repertorio sinfonico, sacro e operistico, affronta un tema a lui particolarmente caro, quello dell’educazione alla musica. Tra paragrafi dai titoli significativi come “La musica è un’armonia universale”, “L’orchestra specchio della società” o “Il valore sociale della musica”, rimandi a prove d’orchestra e presentazioni al pianoforte - disponibili tra le pagine tramite QR code - e un approfondimento su noti autori della storia della musica, conduce il lettore alla scoperta dell’importanza attribuita alla musica fin dall’antichità. Importanza fortemente sostenuta da maestri del pensiero occidentale tra cui Severino Boezio, nel suo “De institutione musica” e Nietzsche, nel “Crepuscolo degli idoli”. Ribadisce, così, la funzione civile della musica e la sua rilevanza per la crescita del singolo e della società. Quella di un bene che appartiene a tutti e a cui dovremmo essere educati fin dai primi anni di vita. D’altronde ad avvalorare queste tesi, la sua citazione di, pare, un proverbio cinese, in occasione dell’ultimo Concerto di Natale nell’Aula del Senato della Repubblica Italiana alla guida della “sua” Orchestra Giovanile Luigi Cherubini «È a forza di pensare ai fiori che i fiori crescono…».

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