Un tempo si usava preparare un’audiocassetta per accompagnare i viaggi più importanti. Una “mista” – o “mixtape” – di materiali sonori eterogenei che sarebbero diventati la colonna sonora del viaggio a venire.
In Mixtape il concetto è capovolto: il viaggio non esiste realmente, ma è evocato dalle scelte sonore, dalle parole e dalle emozioni degli ospiti invitati a immaginarlo.
E proprio gli ospiti – in Mixtape – sono il punto di forza: non si tratta primariamente di professionisti della radiofonia, ma di amanti del mondo dei suoni che trasformano la propria passione in narrazione. Una narrazione libera e registrata spontaneamente, che può farsi intima ma anche istrionica, oggettiva come pure stralunata, giornalistica o poetica, minimale oppure debordante.