Svizzera e Italia due bandiere insieme di tessuto
Moby Dick

Immigrazione italiana in Svizzera: i tanti lati nascosti

di Lina Simoneschi Finocchiaro

  • 06.05.2023
  • 1 h e 46 min
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Lo statuto del lavoratore stagionale in Svizzera è stato abolito nel 2002. Nato nel 1931 - in 71 anni - ha permesso di portare in Svizzera lavoratrici e lavoratori provenienti dall’estero – soprattutto dall’Italia - per impieghi nei settori della ristorazione, dell’agricoltura, dell’edilizia. Fra le particolarità di questo permesso di lavoro, il fatto che non comprendeva il ricongiungimento famigliare in particolare per quanto riguardava i figli che dovevano vivere lontano dalle loro famiglie. Si sono così creta tante storie di cosiddetti “bambini nascosti”, figli di lavoratori stagionali che erano costretti a vive nell’ombra poiché era loro vietata l’entrata in Svizzera. Una di queste storie la abbiamo raccontata in un Laser (puntata del 23 gennaio 2023): è la storia di Egidio che che ho incontrato ad Altstätten – nel Canton San Gallo. Oggi ha più di 60 anni, è neuropedagogo e lavora in una clinica a San Gallo: “Ora vivo in pace - ci ha detto - ma che ciò che ho subito passi alla storia”.

In questa puntata di Moby Dick trattiamo il tema dell’immigrazione in Svizzera proprio attraverso la lente dello statuto stagionale : il famigerato “Permesso A” – che oltre a non permettere il ricongiungimento famigliare - qualificava i lavoratori come forza lavoro temporanea e funzionale al momento economico di allora. Come mai la Svizzera ha portato avanti tanto a lungo una politica migratoria così poco rispettosa dei diritti dei lavoratori ? Possiamo considerare concluso il fenomeno? E qual è il presente della migrazione?

A Moby Dick – curato da Lina Simoneschi Finocchiaro - si confrontano sul tema Toni Ricciardi, storico delle migrazioni all’Università di Ginevra e Rosita Fibbi sociologa, già professoressa all'Università di Losanna, fra le coordinatrici del Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e della popolazione dell'Università di Neuchâtel.

Ospite dell’ultima mezz’ora è invece Andrea Graziosi storico, professore di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Federico II, presidente della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCO) dal 2007 al 2011. Il suo ultimo libro – appena uscito per le edizioni Il Mulino - si intitola “Occidenti e modernità. Vedere un mondo nuovo”. Graziosi sostiene che saranno gli immigrati a supplire al calo demografico delle nostre società occidentali attuali.

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