Bologna, sua città natale, rende omaggio ad uno dei massimi compositori italiani del Novecento, Ottorino Respighi. Lo fa con un festival a lui dedicato, il Festival Respighi Bologna, previsto dal 22 settembre all’1 ottobre e giunto alla sua seconda edizione (l’edizione “0” risale al 2022). “Un festival per la città”, come recita il materiale divulgativo legato all’evento, che ogni anno trasforma l’intera città felsinea in palcoscenico di concerti, convegni, approfondimenti, proiezioni e incontri, in ricordo del suo illustre cittadino. Il concerto inaugurale, domenica 22 settembre, ha visto protagonista, all’Auditorium Manzoni, l’Orchestra del Conservatorio “G. B. Martini” interprete dell’esecuzione in prima assoluta di un brano ispirato a Respighi, selezionato fra gli elaborati dei giovani allievi compositori, e una première mondiale, l’esecuzione del Concerto Dorico di Ottorino Respighi, la cui orchestrazione e prima edizione - del brano esisteva solo una versione manoscritta e incompleta - è dovuta al compositore e violoncellista Giovanni Sollima, che lo ha eseguito sotto la direzione di Donato Renzetti. Dietro a questo ambizioso progetto la direzione artistica di Maurizio Scardovi, manager bolognese che opera nel settore dello spettacolo e appassionato studioso di Respighi, che abbiamo incontrato per l’occasione.
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