Benjamin Britten, agli esordi della sua felice relazione con la musica, studiò il pianoforte e la viola. Dedicò a questo fascinoso strumento pagine ispirate come l’Elegia per viola sola scritta nel 1930. Avrebbe dunque probabilmente amato la trascrizione, realizzata dalla violista Nobuko Imai nel 2013, delle tre Suite op. 72,80 e 87 per violoncello solo che ancora non aveva trovato voce in una registrazione integrale.

Ci ha pensato il violista italiano Simone Libralon, musicista dell'Orchestra Sinfonica di Milano, che si contraddistingue per la sua attività di recital per viola sola, volti a mettere al centro lo strumento e le sue peculiarità sonore.

Un’incisione per Aulicus Classics di cui parleremo oggi al microfono di Barbara Tartari.