Diversità libri, ragazzi
Nella tana del bianconiglio

Tradurre libri per ragazzi

di Letizia Bolzani

  • 09.09.2023
  • 25 min
  • iStock
Scarica

Tradurre letteratura è una pratica complessa e affascinante, è qualcosa che riguarda la differenza e l’alterità, è un tornare a sé dopo essere stati presso l’altro, consapevoli che non si potrà mai “dire” totalmente l’altro, ma solo arrivarci il più possibile vicino. E questo, forse, vale ancor più quando si tratta di tradurre letteratura per l’infanzia, in cui i linguaggi spesso sono due, quello delle parole e quello delle immagini, a cui le parole devono accordarsi. Inoltre nella letteratura per l’infanzia, che implica sovente la lettura ad alta voce, rivestono un’importanza centrale i valori fonici e ritmici, e i giochi di parole. E nei libri per adolescenti ricorrono le espressioni gergali, che in italiano non hanno corrispettivi universali, ma dipendono dai linguaggi parlati nelle varie regioni.

Insomma, le questioni interessanti sono tante, proveremo ad affrontarne qualcuna con due traduttrici di grande esperienza: Chiara Codeca’, traduttrice dall’inglese, esperta in particolare di letteratura per adolescenti, e editor della Young Adult di Giunti; e Anna Patrucco Becchi, traduttrice prevalentemente dal tedesco e dal nederlandese, esperta di letteratura per l’infanzia, consulente editoriale e agente letterario, che con le sue traduzioni ha vinto vari prestigiosi premi internazionali.

Scopri la serie

Correlati

Ti potrebbe interessare