Il prigioniero, opera di Luigi Dallapiccola, quest’anno ricordato nel cinquantesimo dalla scomparsa, ebbe la sua première in versione radiofonica, nel dicembre 1949, nell’auditorium di Torino della RAI. Fu poi Firenze sede della prima rappresentazione scenica, nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino dell’anno successivo. E proprio dal teatro del Maggio ci ha inviato la sua cartolina Nicola Cattò. È però l’Opera di Roma che mette ora in scena questo piccolo gioiello in un atto, e ce lo racconta Michele Suozzo, per decenni voce insigne della radio culturale italiana, e archivio vivente delle scene operistiche a cavallo di millennio. Rivive invece grazie alle cure de La Cetra Barockorchester Basel un melodramma di Vivaldi ancora poco noto: Arsilda, Regina di Ponto, per la prima volta inciso integralmente da Naïve. Certo, il complicato libretto trarrebbe giovamento da una bella esecuzione scenica, possibilmente rispettosa, ma per ora, lamenta il direttore de “La Cetra” Andrea Marcon a colloquio con noi, dobbiamo accontentarci dell’audio. Ma che audio! La musica è una delle prime e piacevolissime prove operistiche del giovane Vivaldi.
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