John McGahern, uno dei più grandi e meno celebrati scrittori irlandesi contemporanei, dette alle stampe nel 1965 il suo romanzo-capolavoro, The Dark, un’opera che rappresenta uno sguardo disilluso nei confronti della povertà e dell’immobilismo dell’Irlanda del Secondo dopoguerra. Subito dopo la sua pubblicazione il libro fu censurato con l’accusa di oscenità per gli espliciti riferimenti sessuali e la denuncia della violenza patriarcale celata tra le mura domestiche. Ma era la fotografia sincera e spietata di un’epoca e di un paese che ormai non esiste più.
Adesso che l’Irlanda è profondamente cambiato rispetto ad allora abbiamo ripercorso quei luoghi in un viaggio che ci ha portati fino al villaggio di Cootehall, nella contea di Roscommon, che ospita un piccolo museo dedicato a John McGahern, considerato il cantore e la memoria dell’Irlanda rurale.
Lì ci siamo imbattuti nel professor Tom Inglis, sociologo dell’Università di Dublino, che è uno dei curatori della mostra dedicata al grande scrittore.
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