Il surrealista André Breton aveva definito la sua arte “una bomba coi nastrini”: ma Frida Kahlo si definiva non una pittrice di sogni, ma una pittrice della sua realtà. Una realtà impregnata di dolore, sofferenza e angoscia, ma anche straripante di ironia, umorismo e bellezza. Un’arte, quella della pittrice messicana, che fin dalla sua prima esposizione personale nel 1953 a Città del Messico conosce un enorme successo di pubblico e critica, trasformandola in una figura di culto. Al punto che la tumultuosa biografia rischia di offuscare il valore della sua opera. Una grande mostra allestita al Mudec di Milano rilegge l’arte e la figura di Frida Kahlo oltre il mito dell’artista tormentata, grazie anche allo studio dei nuovi materiali d’archivio venuti alla luce dieci anni fa in Messico. In "Voci dipinte", a cura di Emanuela Burgazzoli.
Frida Kahlo
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703780