Una rete neurale con tanto di neuroni e sinapsi ma soprattutto con la capacità di crescere e aumentare le proprie conoscenze.
È quanto succede da un paio di mesi sotto il tunnel di Besso dove l’artista Alex Dorici e lo scienziato Luca Maria Gambardella hanno creato insieme NeuralRope#1 che utilizza un dialogo fecondo tra arte e scienza per creare un’installazione urbana poetica e futuristica al tempo stesso.
È lo spunto per “Voci Dipinte” per riflettere sulle interazioni tra due discipline, arte e scienza, che da sempre flirtano tra loro e che, nella storia, per lungo tempo hanno camminato a braccetto, basti pensare agli studi di anatomia di un genio come Leonardo capace di eccellere nell’arte come nella scienza. Ma è anche l’occasione per interrogarsi su cosa le distingue, su quanto la riproducibilità tecnica ha modificato la nostra percezione di arte e su come la digitalizzazione e l’avvento delle intelligenze artificiali cambino la nostra percezione di creatività.
A rispondere a queste domande, o forse a suscitarne di nuove, i due creatori di NeuralRope#1, l’artista ticinese Alex Dorici e l’informatico Luca Maria Gambardella.
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