Prendiamo spunto da un volume di recente pubblicazione dedicato alla canzone italiana, scritto da colui che ne è stato definito il grande e ambizioso storico. Con La canzone italiana. Storia, storie, protagonisti pubblicato da poco da Treccani, Felice Lipèri, critico musicale e conduttore RAI per lunghi anni, intende allargare la visuale già affrontata in anni precedenti, per rendere conto del terremoto che ha trasformato l’industria, i canali di produzione, il rapporto fra parole e musica, in pratica ogni regione del continente della canzone.
Come scrive bene nella sua prefazione alle oltre cinquecento pagine del volume Gino Castaldo: «tutto sta cambiando molto rapidamente, un processo in atto di cui è difficile prevedere l’esito (…) e sono libri come questi a farci da guida, a verticalizzare la narrazione storica». Una narrazione che coi suoi sedici capitoli va dalle origini della canzone alla canzone fra rap e trap, passando dalla romanza al caffè-concerto, dal dopoguerra alla canzone d’autore, dal rock al folk contemporaneo, fino ai linguaggi degli anni Duemila, e molto altro ancora. Citando ancora Castaldo, nessuno sa cosa sarà la canzone italiana nel giro dei prossimi anni e quali saranno le canzoni di oggi che verranno ricordate nel tempo. Dureranno? Chi può dirlo?
Patricia Barbetti ne parla con l’autore del libro Felice Lipèri, e con Luca Damiani, scrittore e conduttore radiofonico, da anni collaboratore di Rete Due.
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