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Dai pediatri un appello per contrastare la violenza dei testi dei Rapper… e non solo

  • 11.04.2025
  • 38 min
  • Barbara Tartari e Giovanni Conti
  • iStock
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“La musica è lo specchio dell’anima di intere generazioni. Traduce i sentimenti in note, trasforma le emozioni in storie che ciascuno può sentire proprie. Ogni generazione ha trovato brani in cui riconoscersi esprimendo desideri, sogni e aspirazioni. Anche questa generazione può farlo. “

Sono le parole che Lisa Mastrangelo, pediatra italiana, accompagna ad un video postato su Instagram in Unapediatraperte.

È sua l’iniziativa, insieme ad un gruppo di pediatri di tutta Italia, di riflettere sui messaggi lanciati dalla musica e delle canzoni di ieri e di oggi.

È innegabile che molti testi odierni mostrino apertamente un linguaggio violento e aggressivo, messaggi maschilisti o aggressivi verso alcune categorie di persone.

Secondo i pediatri, dunque, questi brani possono impattare negativamente sullo sviluppo emotivo e sociale di bambini e adolescenti, normalizzando la percezione di alcuni messaggi che rischiano di diventare un modello da seguire.

Il video postato ha un approccio propositivo, offre modelli di canzoni “virtuose”, che propongano un contenuto di rispetto, di empatia e di gentilezza verso sé stessi e il mondo circostante.

Con Barbara Tartari e Giovanni Conti cercheremo di capire qual è stata e quale è la risposta di genitori, insegnanti e educatori rispetto a questa iniziativa e come è sentito, in Svizzera, questo tema di grande attualità.

Avremo con noi la promotrice dell’iniziativa, Lisa Mastrangelo e il Giacomo Simonetti, direttore medico e scientifico dell’Istituto Pediatrico della Svizzera Italiana, professore nella Facoltà di Biomedicina dell’Università della Svizzera Italiana nonché primario presso l’Ente Ospedaliero Cantonale.

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