Villa Sant’Agata: imponente magione con ampio giardino che a suo tempo fu l’amata abitazione di Giuseppe Verdi. Per Verdi si trattava di una sorta di ritorno alle origini quando nel 1848, dopo i primi successi finanziari come operista, aveva comperato la tenuta nei pressi delle località dove era cresciuto. A partire dalla seconda metà del secolo Verdi passò moltissimo tempo nella tenuta, ristrutturando radicalmente gli edifici secondo i suoi desideri. In quelle mura nacquero molte opere verdiane, tra cui Il trovatore, La traviata, La forza del destino, Falstaff, Aida, Otello e molte altre.
Eppure, questo luogo tanto importante per la storia della musica si trova da un paio di anni in uno stato di abbandono, chiuso sia ai turisti che agli addetti ai lavori, tra disaccordi tra gli eredi e perplessità burocratiche. Il Ministero Italiano della Cultura sta completando l’iter di esproprio per acquistare la tenuta dagli eredi. Nel frattempo, a farne le spese è stata la tenuta stessa, ormai in uno stato di degrado dopo due anni di abbandono totale.
Cosa è successo a Villa Verdi e quale sarà il suo futuro? Martino Donth e Barbara Tartari ne parlano in questa puntata di Voi che sapete con due critici musicali attenti e sensibili a questo argomento: Andrea Ottonello e Carla Moreni.
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