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Voi che sapete...

Generi musicali, ma quanti sono?

Riflessioni sul proliferare dei generi musicali nella contemporaneità

  • Ieri
  • 28 min
  • Barbara Tartari e Giovanni Conti
  • Imago Images
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Vi siete mai imbattuti nell’ultima produzione di musica vaporwave o tumblrcore, punk afghano o bluegrass polacco?

Se siete curiosi di capire di cosa parliamo potete curiosare sul sito Every Noise At Once che mostra il certosino lavoro di un certo Glenn McDonald il quale, con l’aiuto di Spotify e un po’ di algoritmi, è riuscito in un’imponente opera di catalogazione dei generi musicali.

Ebbene, ne ha contati addirittura 6291, ordinabili con una serie di criteri: dalla “familiarità” alla geografia, passando per le similitudini tra un genere e l’altro.

Quali sono i criteri che portano alla definizione di un genere musicale e soprattutto a cosa serve incasellare, oggi, la musica in rigidi scaffali virtuali?

Si tratta di una necessità commerciale oppure indica una necessità di appartenere ad alcuni gruppi sociali?

La realtà dimostra che non esistono più i generi musicali del passato, streaming e playlist catalogano la musica secondo altre esigenze di fruizione rispetto al passato. Cosa comporta questa metamorfosi?

Sono solo alcuni dei quesiti che Barbara Tartari e Giovanni Conti porranno agli ospiti di oggi: Jacopo Tomatis, musicologo, musicista e giornalista musicale, ricercatore all’Università di Torino dove insegna Popular Music ed Etnomusicologia e Sergio De Laurentiis, responsabile della programmazione musicale di Rete Due.

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