Dotato di un orecchio assoluto e figlio di una violinista, Giorgio Strehler studiò musica fin da bambino e in seguito fu uno dei pochi registi in grado di capire una partitura, di leggere la musica, di fare una regia d’opera concertandola con il direttore d’orchestra. Un amore totalizzante, (avrebbe potuto fare una carriera da direttore) e nel ’47, a soli 26 anni, debuttó alla Scala nell’allestimento della Traviata di Verdi, una Traviata scandalosa e di grande successo. Da lì in poi, tra il 1945 e il 1990, alla Scala Strehler realizzó trentacinque regie di trentatré titoli con quattrocentottanta repliche. E spesso gli venne accordato l’onore di aprire la stagione nella serata di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre.
Nel centenario della nascita del grande regista italiano, ricordiamo il suo rapporto col mondo della lirica con il critico musicale Carla Moreni e la collega esperta di teatro e amica personale di Strehler Sabrina Faller.
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