Il 04 febbraio scorso, alla Cadogan Hall di Londra, la English Session Orchestra ha eseguito la Sinfonia n. 8 in si minore di Franz Schubert, nota come l’Incompiuta, con il terzo movimento completato e il quarto generato ex novo dall’intelligenza artificiale di uno smartphone Huawei, il Mate 20 Pro. Analizzando il primo e il secondo movimento, l’Intelligenza Artificiale è stata in grado di generare la melodia degli ultimi due movimenti, ma fondamentale è stato anche il supporto del maestro Lucas Cantor, compositore brasiliano che ha costruito e affinato la partitura. A noi oggi non interessa tanto discutere del risultato artistico di questa operazione, che sfruttiamo però come ottimo pretesto per capire come si sta evolvendo il rapporto tra uomo e macchina in ambito artistico e per chiederci se eventi come quello promosso da Huawei abbiano davvero un senso, musicalmente parlando. Lo facciamo con Giacomo Fronzi, autore di un bel volume dal titolo "Electrosound. Storia ed estetica della musica elettroacustica", e con il compositore Giovanni Verrando, che insegna al Conservatorio della Svizzera Italiana e si occupa da sempre di informatica musicale.
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