Il tema quest’anno affrontato dagli «Eventi letterari» che si svolgono al Monte Verità — «Utopia e Memoria» — è ricco di spunti di riflessione. Da un canto abbiamo l’utopia, la prefigurazione di un ideale a cui tendere, pur riconoscendone lo scarto forse irriducibile con il presente; dall’altro la memoria. Sennonché, la memoria — tanto quella personale, così come quella collettiva — non è affatto statica; anzi, conosce continue riconfigurazioni. Ecco, quindi, che due concetti che sembrano in opposizione (la “possibilità” dell’Utopia, e il “dato” della memoria), in realtà si dispongono come due poli che generano un campo di tensione: il presente, che ciascuno di noi vive sentendo l’urgenza delle scelte e la responsabilità delle conseguenze.
Anche questa edizione è stata inaugurata da un Premio Nobel: lo scrittore turco Ohran Pamuk. Con lui al Monte Verità di Ascona vi sono stati altri autori: da Jérôme Ferrari a Thomas Huerlimann, passando per Fabio Pusterla e Paolo Giordano. La laudatio per Renata Colorni, vincitrice del Premio Filippini, è stata affidata allo scrittore italiano Claudio Magris.
Giovedì 26 marzo
Cristina Foglia e Mariarosa Mancuso ci introducono ai temi e agli autori di «Utopia e memoria».
La corrispondenza di Cristina Foglia per le «Cronache della Svizzera italiana»
Cristina Foglia con Joachim Sartorius
RSI New Articles 27.03.2015, 10:46
Venerdì 27 marzo
Se la prima giornata si è chiusa con Orhan Pamuk, che ha parlato di ricordi, intesi come «la più potente arma della fantasia»; la seconda giornata degli «Eventi letterari» è stata ricchissima: Paolo Di Stefano si è espresso su «Il futuro della memoria»; Isabelle Sbrissa, Raphael Urweider e Fabio Pusterla hanno parlato di «La nuova poesia svizzera»; Jérôme Ferrari ha tenuto una relazione intitolata «La memoria dell’umanità in ogni essere umano »; mentre per la sera è prevista l’incontro e la performance di Sasha Waltz e della e compositrice statunitense Robyn Schulkowsky.
Il collegamento in diretta di Cristina Foglia e Mariarosa Mancuso.
La memoria è selettiva e con grande intelligenza Orhan Pamuk ha detto: «la memoria è darwiniana».
Al Monte Verità, lo scrittore turco è stato il protagonista dell’incontro di apertura. « Da quando gli è stato conferito il Nobel per la letteratura – che lo presentano gli «Eventi letterari» – è uno degli scrittori più noti a livello internazionale. Nei suoi numerosi romanzi, i ricordi e la memoria hanno un ruolo fondamentale.»
Il serrvizo del «Quotidiano»:
27.03.2015: Il Nobel Pamuk al Monte Verità
RSI Il Quotidiano 27.03.2015, 22:23
Secondo Orhan Pamuk, in mani sbagliate l'utopi è pericola poiché essa "non è mai una questione privata".
L'utopia in mani sbagliate
RSI 27.03.2015, 01:43
Sabato 28 marzo
La giornata del 28 marzo è stata particolarmente densa d’incontri: Renata Colorni ha ricevuto il Premio Enrico Filippini; lo scrittore Paolo Giordano ha tenuto una relazione intitolata «Confidenze sul mio tempo perduto»; il poeta Michel Deguy ha tenuto una lettura: «Ouï dire – Sentito dire»; anche la scrittrice Terézia Mora ha tenuto un incontro intitolato «Il mostro».
Il due collegamenti in diretta di Mariarosa Mancuso, al cui microfono sono Iso Camartin, Jérôme Ferrari, Paolo Di Stefano e Paolo Giordano.
L'edizione di «Turné» andata in onda sabato 28 marzo. Il primo servizio è dedicato agli «Eventi letterari».
28.03.2015: Il sabato di Turné
RSI Il Quotidiano 28.03.2015, 20:23
Domenica 29 marzo
Dopo l’intensa giornata di sabato, conclusasi con «L’ombrello di Nietzsche» di Thomas Hürlimann, domenica è stata più leggera: Raoul Schrott ha parlato della sua ricerca fatta allo scopo di scrivere una «Epopea degli albori della Terra», mentre lo scrittore belga Jean-Philippe Toussaint ha concluso il festival con una relazione intitolata: «Memoria, verità e finzione».
Il collegamento in diretta di Mariarosa Mancuso, al cui microfono sono Thomas Hürlimann e Jean-Philippe Toussaint.
Documenti delle Teche RSI pertinenti con i temi e gli ospiti presenti dell’edizione 2015 degli «Eventi letterari»
Nelle nostre Teche abbiano trovato un documentario intitolato Un'utopia di nome Cecilia. Realizzato in Brasile, andato in onda 17 gennaio 2009 nel programma televisivo «Svizzera e dintorni», racconta la vicende della prima comunità anarchica del sud america, fondata nel 1890 da un gruppo di sei famiglie di anarchici italiani, guidati dal pisano Giovanni Rossi. A Palmeira, nello stato del Paraná, questi emigranti comprarono terreni e fondarono la comunità rurale «Colonia Cecilia», una microsocietà all'interno della quale furono aboliti il denaro, la religione, la proprietà privata e il comando. L'esperimento durò solo quattro anni e mezzo, ma lasciò un segno indelebile nella regione e nel ricordo dei discendenti di questi particolari emigranti, animati dall'utopia di una società più giusta ed egualitaria.
Un'utopia di nome Cecilia
Speciali 23.03.2015, 00:00
Se Colonia Cecilia è un’utopia ottocentesca ispirata agli ideali del movimento anarchico, Auroville è un’utopia contemporanea, che si ispira alla visione del filosofo e mistico indiano Sri Aurobindo. La costruzione di questa città – sorta nel distretto di Viluppuram dello stato di Tamil Nadu, in India – è iniziata nel febbraio del 1968. Il progetto prevede che Auroville ospiti cinquantamila abitanti. Oggi, in quel luogo a forma di galassia, quasi duemila persone provenienti da tutto il mondo cercano di realizzare il grande sogno: l'unità umana, non un'unità appiattita dalla globalizzazione economica e dal pensiero unico, bensì arricchita dalle diversità culturali di tutti. «Auroville: tra utopia e realtà» il 17 gennaio 2009, nel programma televisivo intitolato «Eldorado».
Auroville: tra utopia e realtà
RSI New Articles 23.03.2015, 01:00
Tra gli ospiti dell'edizione 2015 di «Eventi letterari» ci sarà anche lo scrittore Fabio Pusterla. In occasione della pubblicazione del suo libro intitolato «Argéman», «Turné» [29.11.2014] lo intervistò per chiedergli di raccontare dell’amicizia e della complicità creativa con l’artista Luca Mengoni: poeta uno, artista l'altro.
Fabio Pusterla e Luca Mengoni
RSI Speciali 20.03.2015, 12:46
Claudio Magris tornerà quest’anno agli «Eventi letterari». Ci piace, in questa circostanza, riproporvi l’intervista integrale che nel 1998 gli fece Michele Fazioli per la trasmissione «Controluce». È stata un’intervista un po’ speciale, anche perché si era alla vigilia del passaggio di secolo. Si trattava di fare i conti con la memoria del Novecento e di pronunciarsi sul futuro.
Claudio Magris
Rete Due 19.03.2015, 00:00
Anche lo scrittore svizzero Thomas Hürlimann sarà ospite ques’anno degli «Eventi letterari». Nel 2002, Rete Due, nell’ambito della serie intitolata «Lettere dalla Svizzera», mandò in onda un incontro con Hürlimann.
Incontro con Thomas Huerlimann
RSI New Articles 23.03.2015, 13:12
Ospite degli «Eventi letterari» sarà pure lo scrittore francese Jérôme Ferrari. L’intervista che pubblichiamo qui è stata realizzata al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2013, in occasione della presentazione del libro intitolato «Il sermone sulla caduta di Roma».
Jérôme Ferrari: con lo sguardo al nord Africa
RSI New Articles 22.03.2015, 01:00
Vi offriamo anche un incontro-ritratto dello scrittore Thomas Hürlimann, realizzato nel 1998 durante la messa in scena di "Das Lied der Heimat" ("Il canto della patria") allo Schauspielhaus di Zurigo diretta da Werner Düggelin.
Lettere dalla Svizzera - Thomas Hürlimann
RSI New Articles 22.03.2015, 01:00