Dove va il protestantesimo europeo?, di Gaëlle Courtens
“Unità nella diversità riconciliata”: la quintessenza del movimento ecumenico è racchiusa in questo slogan. Ma oggi, a 50 anni dalla “Concordia di Leuenberg” - che fu una pietra miliare nei rapporti tra le chiese dei due rami della Riforma -, come portare avanti questa preziosa eredità? Quanta pluralità interna possono “tollerare” le chiese protestanti europee oggi? Come gestire le differenze? Sia da un punto di vista etico-teologico, sia da quello socio-politico, qual è l’attuale “concordia” tra le chiese protestanti del Vecchio Continente? Se ne è parlato a Berna, a un Simposio promosso congiuntamente dalla Comunione di chiese protestanti in Europa e dalla Chiesa evangelica riformata in Svizzera. Un vero e proprio “laboratorio di riconciliazione permanente”.
Giustizia ripartiva: uno sguardo diverso per spezzare la catena del male, di Corinne Zaugg
Sono terminati giovedì scorso a Balerna, i sei incontri “ a cuore aperto” voluti da mons. Alain de Raemy per ascoltare e incontrare le persone della diocesi in merito agli abusi che l’inchiesta indipendente affidata dalla Conferenza svizzera dell’ Università di Zurigo ha fatto venire alla luce. Nel corso delle diverse serate si è parlato anche di giustizia ripartiva. Con Claudia Mazzucato, docente di diritto penale e giustizia ripartiva all’Università Cattolica di Milano cerchiamo di capire di che cosa si tratta e di come potrebbe contribuire a sanare le ferite di chi ha subito, ma anche di chi ha perpetrato un abuso.
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