Fare memoria dopo il 7 ottobre
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Fare memoria dopo il 7 ottobre - Come sta l’ecumenismo in Ticino?

  • 21.01.2024
  • 28 min
  • Gaëlle Courtens e Corinne Zaugg
  • Eelco Bohtlingk per Unsplash
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Fare memoria dopo il 7 ottobre, di Gaëlle Courtens

Perché quest’anno la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto, il 27 gennaio, è doppiamente importante? Dopo l’attacco di Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre, ma anche di fronte al vertiginoso aumento dell’antisemitismo e alla contemporanea scomparsa degli ultimi testimoni diretti della Shoà, come “fare memoria”? Forse dando in primo luogo spazio all’empatia e all’ascolto, ma anche ricordando i fatti, contro le fake-news, e soprattutto continuando a trasmettere la storia alle nuove generazioni. Ne parliamo con Valérie Arato, responsabile culturale della Federazione svizzera delle Comunità israelite, tra le promotrici del Memoriale nazionale per le vittime svizzere dell’Olocausto che dovrebbe presto essere realizzato a Berna.

Come sta l’ecumenismo in Ticino? di Corinne Zaugg

La settimana dal 18 al 25 gennaio é tradizionalmente dedicata alla preghiera per l’unità dei cristiani.
Ogni anno, il Dicastero vaticano per la promozione dell’unità dei cristiani (presieduto dal cardinale svizzero Kurt Koch) e la Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio ecumenico delle Chiese, affidano la scelta del tema e la stesura dei testi ad un gruppo ecumenico diverso. Questa volta è toccato ad una comunità del Burkina Faso. Per noi é stata l’occasione per fare il punto sullo stato di salute dell’ecumenismo in Ticino, con il pastore battista Angelo Reginato, il pastore della chiesa riformata Daniele Campoli e don Italo Molinaro della chiesa cattolica del Sacro Cuore di Lugano, che ogni anno propongono insieme un ciclo di incontri dedicati allo studio biblico ecumenico.

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