Giornata mondiale di preghiera 2024: un’edizione tormentata, di Gaëlle Courtens e Luisa Nitti
Un difficile equilibrio, fra polemiche, timori e il rischio di “politicizzare” una celebrazione cristiana ed ecumenica. La Giornata mondiale di preghiera (GMP) in calendario per il 1. marzo - un’iniziativa che si tiene da più di 130 anni in 120 paesi del mondo - nasce quest’anno in modo tormentato. Il materiale per la liturgia è stato prodotto da un gruppo di donne cristiane della Palestina, territorio nel pieno di un conflitto armato, da quando ad ottobre scorso è scoppiata la guerra tra Hamas e Israele. Preoccupazione per una possibile strumentalizzazione della Giornata è stata espressa da alcune chiese. Ne parliamo con Vroni Peterhans, presidente del Comitato svizzero per la GMP, con Margherita Morandi, del Gruppo di lavoro per la Svizzera italiana e con Alessio Barras, un giovane che nel 2019 ha partecipato ad un progetto in Israele e Palestina per la ong “Peacewatch Svizzera”.
Il volto di Cristo: tra teologia e arte, di Corinne Zaugg
In occasione del suo trentesimo anniversario, nei giorni 21 e 22 febbraio prossimo, la Facoltà di Teologia di Lugano (FTL) ospiterà un convegno dedicato al volto di Cristo così come lo racconta la teologia e lo ha rappresentato l’arte nel corso dei secoli. Ci siamo intrattenuti con Myriam di Marco, ricercatrice e assistente scientifico del Rettore della Facoltà di Lugano che ci ha illustrato genesi e contenuti della due giorni ( che prevede anche un workshop dedicato alle icone) mentre grazie al professor André-Marie Jerumanis scopriremo perché Santa Teresa di Lisieux, é stata scelta quale patrona della FTL e perché il suo nome completo da religiosa fu: Teresa del Bambin Gesù e del volto santo.
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