Quando la guerra uccide il dialogo, di Luisa Nitti
Una testimonianza da Tel Aviv, mentre il conflitto israelo-palestinese non si placa: Manuela Dviri è una scrittrice italiana, naturalizzata israeliana. Quando tutto è cominciato, è stata svegliata all’alba dagli allarmi e dai razzi e presto ha capito che la situazione sarebbe diventata pericolosa. Quello che sta accadendo è “male assoluto”, è un “attacco efferato”, nelle parole della scrittrice, che è impegnata da anni in un lavoro di solidarietà con bambini palestinesi, ma che oggi, con amarezza, ritiene molto difficile che il dialogo possa riprendere.
Israele-Palestina, e ora? di Gaëlle Courtens
Con il politologo Paolo Naso, consulente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia per le migrazioni e il dialogo interreligioso, proviamo a tracciare un primo, incompleto bilancio, della nuova guerra divampata in Medioriente, in seguito all’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023 contro la popolazione civile israeliana. “Allarmato per i destini della pace a livello mondiale” Paolo Naso non ha dubbi sul fatto che “oggi dobbiamo stare senza ambiguità accanto a Israele”, ma aggiunge: “detto questo, il discorso incomincia, non finisce. Occorrerà a breve aprire una discussione su quali sono state le responsabilità remote di una situazione che oggi si dimostra in tutta la sua ingovernabilità”. E intanto riconosce il fallimento del “popolo del dialogo”, come lo chiama, che da anni nella regione tenta di costruire ponti, praticando l’amicizia e il rispetto reciproco.
Liliana Segre e Pio Xl, di Gioele Anni
Una testimonianza straordinaria: Liliana Segre, una delle più anziane sopravvissute all’orrore della Shoah, ha raccontato il suo incontro con Pio XII, il Papa della Seconda guerra mondiale. Nuovi documenti emersi dagli Archivi vaticani hanno provato che Pio XII era a conoscenza, durante la guerra, dell’esistenza dei lager. L’argomento è materiale per la ricerca storica: è appurato che la Chiesa cattolica, e il Papa stesso, si impegnarono per proteggere e salvare centinaia di Ebrei; allo stesso tempo ci s’interroga se si sarebbe potuto fare di più per evitare lo sterminio nazista. Liliana Segre incontrò Pio XII pochi anni dopo la fine del conflitto: nella sua conversazione emergono lucidi ricordi e spunti di riflessione per il presente e per il futuro.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703628