Tutto è pronto per il lancio del secondo mandato, non consecutivo, di Donald Trump alla Casa Bianca. Un conto alla rovescia che terminerà il prossimo 20 gennaio, giorno dell’insediamento ufficiale del 47esimo presidente degli Stati Uniti. Un presidente che si è scelto un consulente di primo piano, Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo.
Il numero uno di Space X, azienda che controlla circa il 40% dei satelliti a livello mondiale, sembra sempre più interessato anche alla politica europea. E così, oltre a promettere di tagliare la spesa pubblica statunitense, Musk non disdegna neppure commenti critici sulla situazione politica di diversi Stati europei, a cominciare dalla Germania, Paese in affanno che il prossimo 23 febbraio andrà alle urne per le prime elezioni anticipate della sua storia democratica.
Ma in queste settimane non sono mancate critiche anche ad altri governi europei. Diverso invece il discorso per l’Italia di Giorgia Meloni, Paese e premier che sono stati pubblicamente elogiati da Musk e anche da Trump. La leader del governo italiano è reduce da un viaggio lampo in Florida, dove ha incontrato il futuro presidente degli Stati Uniti. E dove ha forse anche perfezionato un accordo miliardario con il leader di Space X.
Il 2025 sarà l’anno di Musk? Quali sono i suoi obiettivi e le sue mire in Europa? E quale il ruolo dell’Italia in questo contesto?
Argomenti e interrogativi che affrontiamo con:
- Beda Romano, corrispondente da Bruxelles per il Sole 24 Ore
- Mario Del Pero, professore di Storia degli Stati Uniti a Science Po a Parigi
- Anna Valenti, corrispondente RSI a Roma
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