L'acciaeria di Taranto è tra i poli siderurgici più grandi su scala mondiale
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Acciaio: l’ex Ilva e Taranto vacillano

Il gruppo franco-indiano Arcelor Mittal intende ritirarsi

  • 06.11.2019
  • 37 min
  • foto ANSA
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Arcelor Mittal Ha comunicato, lunedì 4 novembre, di voler rescindere il contratto con il quale si impegnava all'acquisto dell'ex Ilva di Taranto. La notizia ha creato parecchio scalpore perché tocca la più grande acciaieria d'Europa tanto che il Governo del premier Giuseppe Conte incontrerà i vertici della proprietà nella giornata di oggi. I vertici dell’Arcelor hanno indicato “nell'eliminazione della protezione legale dal 3 novembre, necessaria alla società per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale”, la giustificazione del passo indietro. "In aggiunta - prosegue la nota dell’Arcelor – i provvedimenti emessi dal Tribunale penale di Taranto obbligano i Commissari straordinari di Ilva a completare talune prescrizioni

entro il 13 dicembre 2019 pena lo spegnimento dell'altoforno numero 2" che "renderebbe impossibile attuare il suo piano industriale, e, in generale, eseguire il contratto".

Al di là della polemica politica scoppiata attorno alla decisione governativa di non contemplare l’immunità penale nel Decreto Imprese appena entrato in vigore, in gioco ci sono 15'000 persone (9000 lavoratori dell’acciaieria + circa 6000 legati all’attività) ma in fondo anche l’intera economia del mezzogiorno che continua a perdere forze lavoro. Dal 2010, 2 milioni di residenti sono emigrati, il 50% di loro sono giovani, tantissimi laureati, mentre l’altro pericolo è rappresentato dagli investitori stranieri che potrebbero abbandonare non solo il meridione ma addirittura 'Italia, perlomeno siderurgica. Sull’altro piatto della bilancia la salute degli abitanti dell’intera città di Taranto, messa in pericolo da un’industria non conforme agli attuali standard per le emissioni inquinanti

Per discutere di tutto ciò a Modem intervengono:

Luca Bianchi, direttore Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria del Mezzogiorno;

Saverio Carlucci, del direttivo Lega Ambiente di Taranto;

Giuseppe Romano, segretario generale Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM).

In registrato:

Annamaria Moschetti, pediatra di Taranto.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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