La riforma del Codice delle obbligazioni riguarda chiunque lavori in Svizzera, ma inevitabilmente i pensieri vanno a un caso ben preciso di danno fisico sul lavoro: l’amianto, una sostanza utilizzata molto negli anni ’70 che può causare malattie gravi, come il cancro, che si possono manifestare molto tardi, rendendo difficile l’accesso alla giustizia. Attualmente infatti la prescrizione è fissata a dieci anni dopo i fatti ma la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Svizzera poiché questo lasso di tempo è da considerare troppo breve. Il Consiglio federale ha quindi proposto di portare questo limite a 30 anni, ma non tutti sono d’accordo. Da un punto di vista giuridico, come si possono proteggere al meglio le vittime da danni tardivi?
Ne parliamo a Modem con:
David Husmann, avvocato, Fondatore e presidente dell’Associazione per le vittime dell’amianto e congiunti e membro del Fondo per le vittime dell’amianto;
Giovanni Merlini, consigliere nazionale PLR;
Franco Cavalli, presidente dell’Istituto oncologico di ricerca della Svizzera italiana.
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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