La Bolivia sta vivendo ore frenetiche con il presidente Evo Morales che, dopo aver rassegnato le dimissioni, è fuggito in Messico dove ha ricevuto l’asilo politico, mentre il paese si è spaccato fra sostenitori e detrattori dell’ormai ex presidente indio. Le violenze da una parte e dall’altra si moltiplicano, l’esercito è sceso in campo al fianco della polizia ed il parlamento tenta una seduta straordinaria per cercare di mantenere in piedi le istituzioni decimate dalle dimissioni dei compagni del Mas, il partito di Morales.
Finisce così, almeno per il momento, l’avventura durata quasi 14 anni, del primo presidente indio, simbolo dell’emancipazione delle popolazioni indigene di un paese reputato instabile. Il potere ha logorato anche l’uomo del popolo incapace di rinunciare alla carica? L’opposizione esulta ma quali sono ora le prospettive per questo paese lacerato da forze opposte, a volte violente, che non sono riuscite a convivere?
Per discuterne a Modem intervengono:
Emiliano Guanella, collaboratore RSI dall’America latina;
Antonella Mori, responsabile per l’America latina all’ISPI;
Marzia Rosti, Professoressa di Storia e Istituzioni delle Americhe all’Università statale di Milano.
Testimonianza registrata di Lisa Macconi, dell’ONG Comundo, da Cochabamba, Bolivia.
INTERVISTA COMPLETA LISA MACCONI.MP3
Rete Uno 13.11.2019, 16:06
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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