Le forze aere svizzere devono dotarsi di nuovi aerei da combattimento? Consiglio federale e una maggioranza del Parlamento ritengono di sì visto che gli attuali caccia F/A-18 impiegati dalle Forze aeree svizzere dovranno essere messi fuori servizio verso il 2030. Contro questa decisione è stato lanciato, con successo, un referendum da parte del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSoA), per cui i cittadini svizzeri dovranno esprimersi.

Contrariamente a quanto avvenuto nel 2014 con il voto popolare che ha affossato l’acquisto degli aerei Gripen della Saab, questa volta gli elettori si esprimeranno sul principio dell’acquisto, in particolare il credito di 6 miliardi di franchi. Nel caso in cui il referendum dovesse venir respinto, il Consiglio federale deciderà in seguito quale tipo e quanti velivoli verranno acquistati. Tale decisione sarà successivamente sottoposta al Parlamento per approvazione.

I partiti di sinistra ed i Verdi sostengono che i nuovi aerei sono troppo costosi, ecologicamente discutibili e non necessari per la Svizzera. La sicurezza aerea della Svizzera potrebbe essere garantita anche con alternative meno costose.

Per gli altri partiti invece è necessario acquistare nuovi aerei per garantire una difesa aerea efficace e indipendente del territorio svizzero. Inoltre, l'acquisto e i susseguenti costi d’esercizio (24 miliardi in tutto secondo gli oppositori) verrebbero finanziati esclusivamente attraverso il budget dell'esercito.

A introdurre il dibattito a Modem un reportage di Paolo Dell’Oca su due modi diversi di guardare al tema in votazione mentre interverranno:

Jacqueline de Quattro, Consigliera nazionale PLR (VD);

Carlo Sommaruga, Consigliere agli Stati PS (GE).

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay