Il coronavirus si riaffaccia, si parla di seconda ondata ed in molti di noi ritorna un sentimento di smarrimento. Incertezza, ansia, stress sono una delle facce della pandemia, i cui effetti non interessano solo la salute fisica, ma anche quella mentale. L’Organizzazione mondiale della sanità lo ha ricordato ieri, in occasione della Giornata mondiale per la salute mentale, indicando che negli scorsi mesi non solo il numero di persone fragili mentalmente si è ampliato, ma in numerosi paesi i servizi messi a loro disposizione sono stati interrotti o perturbati. L’OMS lancia un appello ad investire maggiormente in questo settore che, a livello mondiale, assorbe meno del 2 per cento delle spese totali in materia di sanità. Salute mentale ai tempi del coronavirus, allora: come siamo messi?
L'opuscolo sulla salute mentale ai tempi della pandemia del Dipartimento Sanità e Socialità
Il programma della giornata su RSI
Ne discutiamo con:
Devora Kestel, direttrice del dipartimento della Salute mentale e dell’abuso di sostanze presso l’Organizzazione mondiale della sanità
Sara Fumagalli, psichiatra, direttrice sanitaria della clinica Santa Croce di Orselina
Michele Mattia, psichiatra e psicoterapeuta, presidente di ASI-ADOC, l’Associazione della Svizzera italiana per i disturbi d’ansia, compulsivi e depressivi
Manuela Vanolli, psicologa, collaboratrice scientifica presso l’Ufficio del medico cantonale
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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