La Svizzera deve diffidare da Huawei, saldamente nelle mani dello stato centralizzato? Il gigante cinese di telecomunicazioni, partner di riferimento per le compagnie elvetiche Swisscom e Sunrise, presto potrebbe gestire anche l'ultima frontiere della telefonia mobile, il 5G.
Dal Parlamento c'è chi chiede se questo monopolio, nelle mani di un'azienda così vicina al governo cinese, possa rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Questo dopo che altri Paesi - Stati Uniti, Giappone e Australia - hanno interrotto i rapporti con l'azienda, accusandola di spionaggio.
Rimproveri e discriminazioni che hanno portato indubbiamente a uno scontro ideologico e commerciale.
Per discuterne a Modem intervengono:
Ivana Sambo, portavoce di Swisscom responsabile per il sud delle Alpi
Bruno Giussani, direttore europeo del Think tank internazionale TED
Alessandro Trivilini, responsabile del Servizio informatica forense della SUPSI
Gabriele Battaglia, collaboratore RSI a Pechino
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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https://www.rsi.ch/s/703681