Era considerata una delle elezioni più importanti nella Storia recente della Georgia e stando ai risultati ufficiali al potere rimane il partito filorusso Sogno Georgiano, ormai ai vertici da 12 anni.
Il partito fondato dal miliardario Bizina Ivanishvili ha conquistato il 54% dei voti ma il processo elettorale è contestato dall’opposizione. Anche l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), seppur non sconfessi il conteggio, parla di elezioni sottoposte a forti pressioni, di intimidazioni e dubbi sul rispetto del processo democratico.
La Georgia si allontana definitivamente dall’obiettivo di entrare a far parte dell’Unione europea? Quanto il voto di questo fine settimana era prevedibile e quanto durerà il braccio di ferro tra Governo e opposizione? La guerra in Ucraina ha influenzato il voto georgiano? E quanto lo hanno fatto o tentato di fare Russia e UE, oggi in Georgia, una settimana fa in Moldova?
Temi in discussione a Modem con:
MARILISA LORUSSO - corrispondente per l’Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa
YURII COLOMBO - giornalista di base a Mosca e inviato in Georgia
BEDA ROMANO - corrispondente da Bruxelles per il Sole24ore e autore del libro “Dal Baltico al Mar nero, viaggio alla scoperta dell’altra Europa”
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