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Giustizia ticinese, l’ora delle riforme

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“Riforme in favore della giustizia ticinese”, “Per una modifica parziale della legge sull’organizzazione giudiziaria”. Seppur in “burocratese” stretto, i titoli degli argomenti in discussione in Gran Consiglio a Bellinzona, in questa sessione del mese di autunno, lasciano capire che per la giustizia ticinese sembra essere scoccata l’ora delle riforme e di una ristrutturazione profonda del suo funzionamento.

E questo dopo un’estate in cui il Tribunale penale cantonale si è ritrovato al centro di un turbinio di polemiche, con uno scontro interno tra i cinque giudici che lo compongono. E anche per questo motivo in discussione ci sarà pure un’iniziativa – aggiunta in tutta fretta all’ultimo momento - che chiede di fornire al Consiglio della Magistratura maggiori poteri per quanto riguarda la sospensione di un magistrato.

Dove va la giustizia ticinese? Di quali riforme ha bisogno? Come ridare credibilità ad un’istituzione che, come è stato detto in aula, avrebbe bisogno di un “funzionamento limpido e dinamico”? Argomenti in discussione con:

Sabrina Gendotti, granconsigliera del Centro
Dario Lepori, granconsigliera PS
Alessandro Mazzoleni, granconsigliere Lega dei ticinesi

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