Si torna a parlare della ormai famosa lista Falciani, l'elenco di clienti della filiale ginevrina della banca britannica HSBC, che l'ex-tecnico italo-francese aveva sottratto all'istituto nel 2008 per consegnarla alle autorità di diversi paesi. Le Monde, che ha condiviso i dati con l’International Consortium of Investigative Journalists e testate di 40 paesi, tra cui la Svizzera, ha pubblicato parte degli oltre 106'000 nomi di queste relazioni bancarie. Tra questi figurano personalità dello show-business ma anche finanziatori di Bin Laden e di altri terroristi, narco-trafficanti, trafficanti di armi e di diamanti provenienti da zone di guerra.
Si tratta di rivelazioni molto più gravi rispetto alle precedenti, poiché oltre che dell’ormai ordinaria evasione fiscale, si parla di attività che rientrano nell'ambito della legge antiriciclaggio risalente al 1998. Una legge che obbliga gli intermediari finanziari a controlli severissimi e a comunicare alle autorità qualsiasi sospetto di provenienza criminale dei fondi.
Dal canto suo, HSBC ha ammesso delle mancanze nei controlli in passato ma ha ribadito che sono stati fatti importanti progressi nella lotta all’evasione fiscale. Il numero uno della filiale ginevrina, Franco Morra, ha dichiarato che dal 2008 la banca ha rivisto tutte le sue procedure di controllo, che ha interrotto molte relazioni e che, nel frattempo, molti di questi clienti hanno normalizzato la situazione pagando il dovuto alle autorità fiscali.
Modem ne discute con Henri Peter, Professore di Diritto commerciale all’Università di Ginevra, Patrick Genazzi, specialista della regolamentazione MiFID, e Leo Sisti, giornalista de L’Espresso membro dell’International Consortium of Investigative Journalists.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703681