Lo hanno segnalato i ricercatori dell’Istituto internazionale per la ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI) pochi giorni fa: lo scorso anno le spese militari hanno raggiunto quota 2443 miliardi di dollari! Una cifra impressionante e che coinvolge nazioni dei 5 i continenti. In questo contesto si registra anche il continuo aggiornamento e ampliamento degli arsenali nucleari dei 9 paesi che posseggono le armi nucleari.
Tutto questo – unitamente ad altri eventi – ha spinto gli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago ad aggiornare il cosiddetto e metaforico “orologio del giudizio” per cui mancherebbero ormai solo 90 secondi a mezzanotte: l’ora fatidica in cui l’umanità rischierebbe di scomparire. Stiamo davvero imboccando una strada senza ritorno (quella del continuo riarmo) e con quali prospettive?
La risposta militare è l’unica possibile di fronte alle crescenti tensioni internazionali?
Di questi e altri interrogativi discutiamo a Modem con:
Mauro Gilli, esperto di tecnologie militari e sicurezza internazionale presso il Politecnico federale di Zurigo
Alessandro Pascolini, già professore di Fisica teorica all’Università di Padova
Intervista registrata a Lorenzo Scarazzato, ricercatore presso il SIPRI, Istituto per la ricerca sulla pace di Stoccolma
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