Il viaggio è durato 10 anni e poi, dopo due rimbalzi, la sonda Philae si è fermata in precario equilibrio sulla cometa 67/P Churyumov Gerasimenko.
L’ “accometaggio” è stato un successo senza precedenti per l’Agenzia spaziale europea (ESA), una prima assoluta nella storia dell'esplorazione spaziale. L’obiettivo della missione Rosetta, è quella di carpire alla cometa i segreti dell'origine del Sistema Solare poiché, gli asteroidi come 67/P, conservano praticamente intatte le condizioni esistenti nelle prime fasi dell'origine del Sistema Solare. Inoltre, affermano gli esperti, le comete si sono formate nelle zone più esterne del Sistema Solare e sono ricche di acqua e molecole organiche: gli ingredienti fondamentali della vita. Alcuni ipotizzano che potrebbero essere state proprio loro a portare la vita sulla Terra.
Nell’attesa delle analisi di polveri e rocce che Philae effettuerà nelle prossime settimane, Modem, si interroga sulle prospettive che questa impresa apre nell’esplorazione dello spazio. A dibatterne:
Franco Bonacina, portavoce dell’Ente spaziale europeo (ESA);
Paolo Ferri, capo operazioni European Space Operations Centre (ESOC);
Bruno Storni,Ingegnere, docente SUPSI e al Politecnico di Losanna.
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