Il 31enne Sebastian Kurz
Modem

L’AUSTRIA DI SEBASTIAN

Il 31enne Sebastian Kurz, leader del partito popolare austriaco (övp) potrebbe diventare il più giovane cancelliere della storia dopo aver vinto le elezioni del 15 ottobre.

  • 16.10.2017
  • 32 min
  • keystone
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L’attuale ministro degli esteri, che 5 mesi fa ha preso in mano le redini di un vecchio partito, diventandone il numero uno e trasformandolo in una sorta di lista personale, ha vinto le elezioni anticipate con più del 30% dei voti grazie ad un mix di realismo, toni gentili e fermezza sulle politiche migratorie. Ha tolto di fatto lo slancio al partito di destra Fpö e ha sconfitto pure i socialisti di Christian Kern, ridimensionati da uno scandalo legato alla campagna elettorale. Gli austriaci hanno seguito con grande interesse la campagna elettorale - e ben 41 duelli in tv fra i leader dei partiti più importanti - e sembrano fidarsi del "Wunderkind", il 'bambino prodigio' che con un programma piuttosto vago, promette tasse più basse e confini sicuri. Con il suo "wiener Schmaeh", lo charme viennese da bravo ragazzo, ha convinto tutti di essere un Macron anti-sistema. E i giovanissimi lo ritengono un modello. Ma con chi potrà allearsi per formare un nuovo governo, dopo decenni segnati dalla grande alleanza fra socialisti e popolari? Quanto potrà cambiare la politica austriaca nel contesto europeo? Sarà davvero un politico innovatore? Che dire poi della crisi dei socialisti, che hanno dominato per decenni la politica austriaca?

Ne discutiamo a Modem con Gianluca Wallisch, giornalista del quotidiano “Standard” (esperto di politica estera), Stefano Bottoni, ricercatore presso l’Istituto di storia dell’Accademia ungherese delle scienze a Budapest e l’inviato RSI Vienna Thomas Paggini.

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