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La Cittadella della Giustizia scricchiola

Presto il parlamento dovrà esprimersi sull’acquisto dello stabile EFG a Lugano da destinare alla creazione della Cittadella della Giustizia. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo i conti dello Stato

  • 15.01.2024
  • 30 min
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Un inizio 2024 già irto d’ostacoli per la politica cantonale, ancora orfana di un preventivo – se ne parlerà forse a febbraio – e che promette battaglia contro i tagli – e qui in subbuglio è soprattutto la piazza – e in parlamento sui grandi investimenti. Fra questi l’acquisto dello Stabile EFG, già Banca del Gottardo, e la sua riconversione in “Cittadella della giustizia”. Un’occasione irripetibile e irrinunciabile per il Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi, quella di dare una nuova casa alla Giustizia Ticinese, un progetto fermo in gestione da tanto –  forse troppo tempo.    
Presto dunque il parlamento cantonale dovrà esprimersi in merito all’acquisto dello stabile progettato negli anni 80 dall’architetto Mario Botta. Una transazione da 76 milioni di franchi (inizialmente il prezzo era superiore, 80 milioni di franchi) per un primo passo verso una Cittadella della Giustizia.  Un progetto che vuole dare un nuovo volto alla Giustizia ticinese, oggi presente a Lugano in due stabili che mostrano i segni del tempo, il Palazzo di Giustizia e lo stabile di Via Bossi. 

Cittadella della Giustizia che mira a mantenere a Lugano-Centro il Tribunale d’appello (compresa la Corte d’appello attualmente a Locarno che tornerebbe a Lugano) e le Autorità regionali di protezione nel frattempo trasformate in preture di protezione. Nell’attuale Palazzo di Giustizia in via Pretorio e in Via Bossi, dopo ristrutturazione, troverebbero invece posto le autorità che indagano, tra cui la polizia cantonale, il Ministero pubblico unificato e la Magistratura dei minorenni, così come altri servizi amministrativi.  

Tra il dire e il fare ci sono di mezzo i conti dello Stato e le discussioni politiche che si susseguono e si susseguiranno anche nelle prossime settimane dapprima in commissione della gestione e poi in parlamento. Ne parliamo con 4 ospiti:


Il Consigliere di Stato Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento Istituzioni 

 E tre membri della gestione:  


Matteo Quadranti, per il partito liberale radicale, relatore del rapporto di maggioranza favorevole all’acquisto dello stabile ex EFG 


Samantha Bourgoin, per i Verdi 


Tiziano Galeazzi, deputato UDC e municipale di Lugano  

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