Almeno 200'000 “vittime” in oltre 150 paesi, dalla Russia alla Spagna e dal Messico al Vietnam: il virus Wannacry ha decisamente lasciato il segno del suo passaggio e forse non è ancora finita poiché lunedì mattina molte aziende tornano ad accendere i computer…
La Svizzera, finora, è stata grosso modo risparmiata dall'attacco informatico ma ad esempio il gruppo automobilistico francese Renault, la tedesca Deutsche Bahn e diversi ospedali britannici hanno subito importanti danni, avendo dovuto interrompere produzione o servizi. Gli autori dell’attacco hanno chiesto soldi in cambio del ripristino dei dati bloccati e questo fa pensare ad un atto legato alla criminalità informatica “comune”. È davvero così? Se è così facile introdursi nei computer di privati ed imprese la cyber-guerra non sembra più una cosa da film o fantascienza.
Per discuterne a Modem intervengono:
Antonio Caggiano, imprenditore ticinese vittima di un cyber-attacco;
Angelo Consoli, Professore alla SUPSI ed esperto di cyber-criminalità;
Stefano Zanero, Professore al Politecnico di Milano e informatico forense.
Replica su Rete Due alle 19.30
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