Il caldo afoso e la siccità di quest'estate non sembrano aver impressionato il Consiglio nazionale. Il lungo dibattito sulla revisione della Legge sul CO2 è caratterizzato da molta prudenza. La maggioranza di centro-destra ha respinto finora tutti i tentativi del campo rosso-verde di inasprire la normativa.
L’obiettivo non cambia: la Svizzera intende ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 rispetto ai valori del 1990. Ma gli strumenti di cui ci si dota non sono fortemente incisivi. I deputati hanno così accettato che buona parte delle riduzioni potranno avvenire tramite acquisto di certificati di emissione all'estero. Il governo chiedeva che almeno 3/5 dei tagli fossero realizzati sul piano interno.
La discussione prosegue. Che ne sarà dei centesimi in più sul prezzo della benzina? Che ne sarà dell’idea di una tassa sui biglietti aerei? I manifestanti scesi sabato nelle strade di Berna, Neuchâtel e Ginevra hanno lamentano una legge sul CO2 troppo debole. Tutto questo mentre in Polonia la Conferenza Onu sul clima è entrata nella settimana decisiva.
Ne parliamo con:
Roger Nordmann, Consigliere nazionale socialista
Rocco Cattaneo, consigliere nazionale Plr
Massimo Filippini, Professore all’Usi e al Politecnico di Zurigo, esperto di politica energetica
Silvia Banfi, commissaria per l’energia per la città di Zurigo
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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