Già decisa da parlamento diversi anni or sono, ma sospesa per forti pareri contrastanti, l’apertura completa del mercato elettrico sembra essere in dirittura d’arrivo. Il Consiglio federale ha avviato verso metà ottobre la procedura di consultazione sulla revisione della legge federale sull’approvvigionamento elettrico.
Il libero accesso al mercato elettrico riguarda per ora soltanto i grandi consumatori che rappresentano però soltanto lo 0,8% di tutti i clienti finali (economie domestiche e imprese). E soltanto due su tre di questi consumatori hanno scelto di approvvigionarsi sul libero mercato.
Ma quali sono a grandi linee gli obiettivi che si propone la modifica legislativa? Innanzitutto, l’apertura completa del mercato elettrico. Vale a dire che tutti i consumatori potranno scegliere (ad ogni fine anno) da chi rifornirsi di energia elettrica, ma anche restare nel servizio universale garantito, con tariffe controllate.
Altri punti della modifica di legge: migliorare la riserva di stoccaggio per un’energia garantita, anche dopo la messa fuori servizio delle centrali nucleari; creare gli incentivi per un’utilizzazione ottimale, più flessibile e trasparente della rete di distribuzione; promuovere le energie prodotte in svizzera, con particolar attenzione alle rinnovabili tra cui l’idroelettrico che consolida la sua posizione sul mercato.
Modem ne parla Con:
Roger Nordmann, deputato socialista al CN, presidente della Commissione energetica
Franco Romerio, professore di economia e politica dell’energia all'Università di Ginevra e Politecnico di Losanna
Paolo Rossi, direttore Azienda elettrica Massagno, che si esprime a titolo personale
Mauro Suà, direttore AMB, Aziende multiservizi di Bellinzona
e in registrato, la posizione di Lauriane Altwegg, della Federazione romanda consumatrici/tori
professore di economia e politica dell’energia Università Ginevra e Politecnico Losanna.professore di economia e politica dell’energia Università Ginevra e Politecnico Losanna.
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