Superare i livelli A e B nell’insegnamento della matematica e del tedesco nel secondo biennio delle scuole medie ticinesi, questo il grande tema che assilla la scuola ticinese da parecchio tempo. Di recente, a tre anni dalla bocciatura del progetto “La scuola che verrà”, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) ha elaborato un progetto che mira a intervenire sul terzo anno di insegnamento con l’introduzione di laboratori a gruppi ristretti e misti, con allievi di ogni livello. Proposta che ora sembra essersi già arenata. La maggioranza della Commissione della gestione del Gran Consiglio ha infatti deciso di stralciare i fondi previsti per la realizzazione di questa mini-riforma. In altri termini – se il plenum a fine gennaio seguirà la sua commissione - tutto da rifare o perlomeno da ripensare, proprio quando lo stesso Decs ha concluso e presentato i risultati della sua procedura di consultazione relativa proprio a questa riforma dell’insegnamento in terza media. Consultazione che mostra un discreto consenso al progetto del Dipartimento.
Un muro contro muro, dunque, su uno dei temi più caldi – e al momento irrisolti – della vita politica ticinese, la scuola appunto.
Ne parleremo con
Manuele Bertoli, responsabile del DECS
Alessandro Speziali, presidente del PLR e membro della Commissione Formazione e cultura del Gran Consiglio
Claudio Franscella, granconsigliere del PPD e membro della Commissione Formazione e cultura del Gran Consiglio
Lara Pfyffer Gianocca, direttrice delle scuole medie di Caslano
Pierfranco Longo, presidente della Conferenza cantonale dei genitori
Filippo Ciceri, professore di matematica alle scuole medie di Tesserete (intervista registrata)
Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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