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Mobbing all’ETH?

Tra i dubbi sul caso dell'astrofisica, nascono nuove misure per regolare i conflitti tra professori e dottorandi

  • 03.04.2019
  • 38 min
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Restano molti gli interrogativi aperti sul caso di mobbing emerso al Politecnico di Zurigo. In conferenza stampa, il 14 marzo 2019, il nuovo presidente dell’ETH Joël Mesot ha annunciato l’avvio di una procedura di licenziamento nei confronti di una professoressa dell’istituto di astronomia del dipartimento di fisica. "In seguito all’accertamento di comportamenti irrispettosi e inaccettabili, ripetuti negli anni, nei confronti di alcuni dottorandi, la sua posizione nell’istituto non si giustifica più."

Si tratta del primo caso di licenziamento di una docente nel 164 anni di storia del Politecnico. Ma poco dopo la conferenza stampa, appare un’inchiesta sul giornale online "Republik" che racconta una versione dei fatti completamente diversa. La fondatezza delle accuse nei confronti della professoressa non sarebbe mai stata verificata, se non molti mesi dopo. La presunzione d'innocenza mai presa sul serio nei vari livelli della gerarchia dell’istituto che si sono occupati del caso. Difficile capire quali siano davvero i fatti accertati, dopo la comparsa di articoli di stampa e talk show in cui le accuse nei confronti della professoressa venivano fatti passare, senza congiuntivi, per fatti verificati.

L’ETH ha preso posizione nei confronti dei contenuti dell’inchiesta.

Vi proponiamo una ricostruzione della vicenda e alcune riflessioni sulle misure intraprese nei vari istituti universitari nei casi di mobbing.

Intervengono:

Daniela Mondini, professoressa pro-rettrice dell'Università della Svizzera Italiana

Lorena Gianotti, ricercatrice presso l'Università di Berna

Neuroscienze sociali

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