Un sistema che s’ha da cambiare, su questo sono d’accordo tutti. E lo ha detto – 40 anni fa! – anche il Tribunale federale.
In Svizzera l’attuale regime fiscale federale nella maggior parte dei casi penalizza le coppie sposate, o in unione registrata, rispetto a quelle che convivono, quando entrambi i coniugi lavorano e quindi percepiscono un salario.
E questo poiché i due redditi cumulati vengono tassati maggiormente rispetto a quanto succederebbe se lo fossero singolarmente. Questione – per intenderci – di aliquote, che aumentano progressivamente con l’aumentare del reddito
Ma se sulla necessità di un cambiamento c’è unanimità, le opinioni – e lo si è visto ieri in Parlamento a Berna – divergono.
Dopo un dibattito di oltre cinque ore – ne avete sentito alcuni stralci - il Consiglio Nazionale non è nemmeno riuscito a votare sull’entrata in materia su una proposta delle Donne PLR, fatta propria – nella forma di un controprogetto all’iniziativa delle donne liberali - dal Consiglio federale: e cioè l’introduzione dell’imposizione individuale, indipendente cioè dallo stato civile.
Un sistema che secondo i suoi sostenitori permetterebbe – appunto – di eliminare la cosiddetta “tassa sul matrimonio” o “penalizzazione del matrimonio”. Ma per chi combatte questa che sarebbe una rivoluzione fiscale, gli effetti collaterali sarebbero troppi e troppo pesanti.
La discussione proseguirà il 25 settembre.
Nostri ospiti dal Medienzentrum di Berna due deputati grigionesi
Anna Giacometti, consigliera nazionale del PLR
Martin Candinas, consigliere nazionale del CENTRO
Interviste registrate a:
Brenda Tuosto, consigliera nazionale socialista Vaud
Paolo Pamini, consigliere nazionale Udc Ticino
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703681