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Per gli USA si paga dazio

La politica estera di Donald Trump parte dai dazi doganali

  • Ieri
  • 30 min
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Il Presidente statunitense Donald Trump impone dazi doganali per poi sospenderli a piacimento ma senza revocarli: misure che al momento colpiscono soprattutto gli alleati con dazi al 25 per cento per Canada e Messico e dazi ancora allo studio per i paesi dell’Unione europea. A prima vista la Cina sembra uscirne meglio, con nuovi dazi al 10 percento. Va però detto che Pechino era già stata sanzionata dalla prima amministrazione Trump con dazi poi mantenuti durante la presidenza Biden.

Si tratta della “Più stupida guerra commerciale della storia” titola il Wall Street Journal, mentre gli esperti temono che i dazi doganali si faranno sentire rapidamente sulla crescita mondiale e pure sul potere d’acquisto degli stessi cittadini statunitensi. Se le misure verranno confermate, non mancheranno le ripercussioni sul commercio internazionale e sulle catene di produzione, ma anche sui rapporti politici internazionali. Basti pensare al vertice europeo di ieri a Bruxelles nel quale si è discusso dell’aumento delle spese militari: Europa stretta fra la minaccia russa e le pressioni di Washington.

A Modem ne discutono:
Mario Del Pero, professore di storia internazionale e storia degli Stati Uniti a Science Po a Parigi
Gianmarco Ottaviano, Professore di Economia politica all’Università Bocconi di Milano
Beda Romano, corrispondente da Bruxelles per “Il Sole-24 Ore”

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