Come si vive a Cuba oggi stretta tra il Bloqueo - l’embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti che si mantiene da oltre 60 anni – le difficoltà a rilanciarsi dopo la crisi del turismo che ha investito l’isola negli anni della Pandemia e la violenza degli eventi naturali? Le cronache che ci arrivano da Cuba, forse troppo poco spesso ribattute e sottolineate dai media del resto del mondo, parlano di un paese in cui manca di tutto, ma soprattutto sembrerebbe mancare la prospettiva, la fiducia nel futuro. Ancor di più oggi con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Di Cuba vogliamo parlare oggi dunque, dei rapporti con il nemico di sempre (gli Stati Uniti) e delle relazioni con gli amici di un tempo, Russia e Cina in primis ma anche Venezuela o della solidarietà che questo Paese raccoglie anche dalla Svizzera. E della forza del dissenso che ancora non sfocia in un movimento politico fors’anche per paura di diventare un pezzo di mondo occidentale.
Cercheremo per quanto possibile anche di guardare al futuro di Cuba e dei cubani e lo faremo con tre ospiti
Beppe Savary, membro di comitato dell’Associazione amici Svizzera-Cuba, già fondatore di Aiuto medico al centro america e appartenente anche a Medi-Cuba Svizzera
Roberto Livi, corrispondente da Cuba per Il Manifesto
Roberto Da Rin, giornalista del Sole 24ore, già corrispondente e inviato per l’America latina
intervista registrata a Yanelis Despaigne, docente di sociologia all’Università dell’Avana
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