Il 24 novembre siamo chiamati a votare anche sulla cosiddetta riforma EFAS, una riforma sostanziale del finanziamento dei costi della salute.
Propone che i tre grandi settori del sistema sanitario (ospedaliero stazionario, ambulatoriale ospedaliero e non, cure per gli anziani) siano finanziati nello stesso modo: 27% dai cantoni (quindi dai contribuenti), 63% dalle casse malati (quindi dagli assicurati). Oggi non è così.
Con questa riforma si spera di contenere l’aumento dei premi delle casse malati e di favorire un maggiore coordinamento tra gli attori della sanità, con potenziali risparmi all’orizzonte.
Il sindacato dei servizi pubblici (Vpod) ha lanciato un referendum. Considera che la riforma non avrà un’incidenza sui premi assicurativi e teme che consegni agli assicuratori privati il controllo del sistema sanitario elvetico.
Ne discutiamo a Modem con:
Alessandro Bressan, direttore dell’Ospedale di Bellinzona e membro di comitato di H+, l’associazione che riunisce gli ospedali svizzeri
Giorgio Fonio, Consigliere nazionale del Centro e sindacalista Ocst
Giulia Petralli, sindacalista Vpod e Gran consigliera in Ticino per i Verdi
Beppe Savary, Gran consigliere in Ticino per il Forum alternativo e medico di famiglia in Onsernone
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