“Le sentinelle” sono una flotta di satelliti progettati per offrire uno sguardo sulla terra come prima non ne avevamo. Domani il lancio del terzo: Sentinel-3 permetterà per la prima volta di misurare dettagliatamente gli oceani e offrirà nuove indicazioni anche sul resto sul pianeta. Assieme agli altri satelliti già in orbita fornirà i dati che consentiranno all’Europa di sviluppare un programma di monitoraggio innovativo: Copernicus.
L’ambizione è di passare dalla “semplice” osservazione scientifica del pianeta a una vera e propria sua gestione ambientale. Perché questa nuova “visione dall’alto”, estremamente dettagliata e in tempo reale, dovrebbe consentire una gestione più efficace dei rischi, la prevenzione di catastrofi, interventi più mirati e puntuali nel caso di disastri ambientali, lo sviluppo di politiche agricole più efficienti e rispettose dell'ambiente e, tra altre cose, un monitoraggio sicuramente più vigile dell’inquinamento.
Quali le prospettive? Quali i possibili benefici? Quali i grandi cambiamenti rispetto al passato? Ne discutiamo a Modem con:
Bruno Storni, specialista di questioni spaziali,
Simonetta Cheli, dell’Agenzia spaziale europea,
Hans Peter Rösli e Luca Mercalli entrambi meteorologi
John Peter Merryman Boncori, dell’azienda ticinese Sarmap specializzata nell’analisi dei dati satellitari al servizio della gestione dei rischi.
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