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Siria: Assad addio

La rapida avanzata delle milizie jihadiste segna la fine del regime di Damasco

  • Keystone
  • 09.12.2024
  • 31 min
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Sembrano bastati 11 giorni alle milizie jihadiste per conquistare Damasco e cacciare Bashar al Assad. Sono passati 13 anni dall’inizio della repressione dei primi movimenti di protesta nati sulla scia delle primavere arabe e poi sfociati in guerra civile, guerra per procura, guerra tout court. Erano 53 anni che al potere in Siria c’era un Assad. Tre tempi, tre cifre. A cui si aggiungono le centinaia di migliaia di morti, i milioni di sfollati e i prigionieri politici, alcuni di loro oggi liberi. Se fosse un gioco degli scacchi, non ci sarebbero abbastanza pezzi per rappresentare tutte le forze in presenza. Dai combattenti di Al Qaeda a quelli dell’ISIS, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Turchia, a Israele, all’Iran, alle monarchie del Golfo. Dagli altri paesi confinanti alle minoranze interne. Forse non siamo nemmeno allo scacco matto, in favore della pace. Ne discutiamo con:
LORENZO TROMBETTA – giornalista, collaboratore RSI
VALERIA TALBOT - responsabile Centro Medio Oriente e Nord Africa ISPI
ROBERTO ANTONINI – giornalista 

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