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Ueli Maurer si è dimesso. E adesso?

Si apre simbolicamente anche la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento

  • Keystone
  • 03.10.2022
  • 30 min
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Ueli vuole tornare a essere “una persona normale”. E dal 1° gennaio 2023 cercherà di farlo.

Ma che cosa ci dicono le dimissioni di Ueli Maurer, eletto 14 anni fa in Consiglio federale? E che cosa ci dice l’uscita di scena di questo zurighese partito dal basso ma che a suo modo ha influenzato la politica svizzera degli ultimi 30 anni, in nome dell’UDC e per lunghi tratti a fianco di Christoph Blocher?

Ora si apre una nuova fase. Il carosello del toto-candidati si è già messo in moto per quella che il prossimo 7 dicembre dovrebbe essere un’elezione tranquilla per i democentristi svizzeri, diversamente da quanto spesso capitato negli ultimi 20 anni. Basti ricordare che lo stesso Maurer riuscì a entrare in Governo con un solo voto di scarto. Tutto questo, quando manca ormai soltanto un anno alle elezioni federali 2023.

Le dimissioni di Maurer aprono dunque simbolicamente anche la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento e, nel dicembre dell’anno prossimo, per l’elezione del Consiglio federale. Con i Verdi che continuano a scalpitare per poter accedere al Governo.

Di questi argomenti discutiamo con:

  • Priscilla Imboden - corrispondente a Palazzo federale per il sito di informazioni online Republik.ch

  • Mattia Serena - corrispondente RSI a Berna

E con due interviste registrate a:

  • Andrea Pilotti - docente di scienze politiche all’Università di Losanna

  • Daniel Kübler - professore al Centro per la democrazia di Aarau

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