Sono stati i Giovani Verdi a lanciare questa iniziativa denominata Fermare la dispersione degli insediamenti - per uno sviluppo insediativo sostenibile e non è un caso che, negli ultimi sondaggi, siano proprio gli ecologisti (85%), seguiti dal PS (70%) e dei Verdi liberali (67%) a dimostrare più simpatia rispetto alla prospettata modifica della Costituzione. In estrema sintesi l’iniziativa, in votazione il prossimo 10 febbraio, intende vietare la creazione di nuove zone edificabili, eccetto nel caso in cui venga messa a disposizione una nuova superficie di dimensioni almeno equivalenti. Il Consiglio federale ed il Parlamento ne raccomandano la bocciatura, giudicando la proposta dei Giovani Verdi troppo ambiziosa per non dire estrema.
Secondi gli iniziativisti "ogni secondo scompare quasi un metro quadrato di spazio verde", una cifra troppo importante, malgrado le limitazioni intervenute in questi ultimi anni, per poter continuare così, per cui occorre porre un limite definitivo in questo momento. Per i contrari invece proprio il congelamento totale delle zone edificabili non terrebbe conto dei bisogni differenziati (a seconda delle zone e/o dei Cantoni) della popolazione e dell'economia.
Questa volta Modem affronta l’argomento non dal punto di vista politico ma più generale, attraverso l’opinione di 2 architetti che riflettono le diverse posizioni emerse anche all’interno delle associazioni svizzere dei progettisti.
Intervengono:
Massimo Mobiglia, architetto, presidente del WWF della Svizzera italiana e docente SUPSI;
Ludovica Molo, architetta, Presidente FAS (Federazione svizzera degli architetti);
in registrato: Paolo Poggiati, capo sezione dello sviluppo territoriale del Canton Ticino.
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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