Come pagate ciò che acquistate? Con il denaro contante, con le carte di credito o di debito oppure con le applicazioni sul cellulare? Sarebbe un problema se in tutti i commerci e negozi venissero abolite le monete e le banconote come mezzi di pagamento? Ne parliamo oggi sulla scia sia di un recente sondaggio apparso sul nostro sito nella piattaforma “Dialogo” dedicata ai sondaggi e la domanda era proprio “Il denaro contante dovrebbe essere abolito?” sia di un articolo di ieri apparso sul nostro portale della RSI dedicato alla scelta dei negozi “Le Pain Quotidien” che sta facendo discutere, con da un lato la legge federale, che garantisce il pagamento in contanti in Svizzera, e dall’altro la libertà economica dei commercianti. La decisione del negozio è chiara: pagare in contanti per comprare un panino, un gipfel o un lunghino non è più possibile nelle panetterie di “Le Pain Quotidien”. La catena che conta una decina di filiali in Svizzera ha infatti deciso lo scorso dicembre di non più accettare pagamenti in denaro liquido. È legale rifiutare un pagamento in contanti? A quanto sembra sì può, quindi è legale. La situazione giuridica nel diritto svizzero è relativamente chiara. L’articolo 3 della Legge sull’unità monetaria e i mezzi di pagamento indica che tutti devono accettare i pagamenti in contanti, in banconote o in monete svizzere. Ma si tratta di una disposizione che si chiama diritto dispositivo. Le parti possono quindi derogare a questa disposizione tramite un contratto che può assumere diverse forme. Nel caso della panetteria, quando si prende un articolo per metterlo sul bancone e il panettiere accetta di darvelo in cambio di un pagamento, questa è una forma di contratto. Così, se all’ingresso di un negozio un cartello indica che sono accettati soltanto i pagamenti con carta, questa modalità di pagamento è detta incorporata nel contratto ed è implicitamente accettata dal cliente. Il tema è sempre più d’attualità, spesso divide, ed allora ascoltiamo le vostre opinioni in diretta con le vostre voci allo 0848 03 08 08 oppure i vostri messaggi, scritti e vocali, via Wathsapp allo 076 321 11 13.
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