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Sul vostro piatto c’è ancora la carne? Oppure ne mangiate meno o l’avete eliminata?

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Di: Antonio Bolzani 

Sì o no ad un’alimentazione senza il consumo di carne? È una buona e sana abitudine oppure per voi è impossibile rinunciare alla carne? Ne parliamo oggi sulla scia di una recente indagine dell’Università di San Gallo dalla quale emerge che nei piatti delle famiglie svizzere c’è meno carne: la quota di quelle che consumano dei prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71 per cento nel 2022 a circa il 64 per cento l’anno scorso. In particolare a crescere è stata la quota dei cosiddetti flexitariani, ossia di coloro che prediligono un modello di alimentazione di tipo vegetariano, ma non escludono totalmente il consumo di carne e pesce. Nello studio in questione per essere considerati flexitariani non si doveva superare il consumo di 300 grammi di carne e 200 grammi di pesce e di frutti di mare alla settimana. Nel 2022, circa il 18% di tutte le famiglie intervistate dichiarava di seguire una dieta flexitariana, nel 2024 era circa il 27%, in aumento del 45%.

Al contrario, non c’è stata quasi nessuna crescita delle diete vegane o vegetariane. I vegetariani hanno registrato un leggero aumento, passando dal 7,8% all’8,1%, mentre la quota di famiglie vegane è rimasta molto bassa, scendendo leggermente dallo 0,5% allo 0,3%. Secondo lo studio dell’Università di San Gallo, mentre il consumo di carne e pesce viene sempre più ridotto, quello di prodotti lattiero-caseari rimane costante ma a un livello relativamente basso. Sebbene le alternative vegetali al latte e allo yogurt siano sempre più disponibili, pure il loro consumo in Svizzera è rimasto basso. Per l’indagine sono state intervistate l’anno scorso 308 famiglie, il 76% delle quali della Svizzera tedesca, il 19% della Svizzera francese e il 6% della Svizzera italiana. Lo studio si è basato sui dati dell’Atlante nutrizionale svizzero 2024: il periodo di indagine ha riguardato i mesi di maggio e giugno, con un maggio 2024 particolarmente piovoso in Svizzera. Come ammettono i ricercatori nello studio, questo ha portato a un ritardo nella stagione delle grigliate, un fattore che potrebbe aver influenzato le abitudini di consumo e quindi i risultati dell’indagine potrebbero essere stati condizionati dalla meteorologia. Dite la vostra telefonandoci allo 0848 03 08 08 oppure scrivendoci via Wathsapp allo 076 321 11 13.

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